Il 21 Novembre in tutta Italia si festeggia la Giornata Nazionale degli Alberi. Gli alberi sono indispensabili per le loro capacità: consentono di assorbire l’anidride carbonica e rilasciare ossigeno, prevenire il dissesto idrogeologico e proteggere la biodiversità.
Tutte le regioni italiane sono coinvolte ogni anno in iniziative dedicate a celebrare l’occasione, ed anche gli Istituti appartenenti alla Rete Scuole Green della Provincia di Arezzo, di cui i Licei “Giovanni da San Giovanni” fanno parte, hanno deciso di festeggiare questa particolare ricorrenza.
La nostra scuola ha partecipato con la classe 1°CS del Liceo Scientifico a curvatura Ambientale, alla piantumazione di un albero, un quercus ilex, nel “Giardino di Epicuro” alla presenza della Sindaca di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, e dell’Assessore con delega all’Ambiente, Laura Ermini. Un rappresentante per ognuna delle classi ha preso parte dal vivo all’evento, mentre il resto degli alunni ha potuto seguire dalla propria aula l’evento trasmesso via streaming. Presente anche l’Ensemble Orchestrale dei Licei in forma ridotta, che ha allietato le varie fasi della cerimonia con i brani diretti dal Prof. Pierozzi.















Attraverso la concretezza di tale gesto i nostri alunni potranno “sperimentare” l’importanza di un’educazione ambientale quale valore condiviso per promuovere un cambiamento culturale negli stili di vita e nelle scelte etiche sempre più “eco-compatibili”, così da contribuire a formare i cosiddetti “Nativi Ambientali”, intesi proprio come una nuova generazione di futuri cittadini per i quali le buone pratiche ecologiche siano interiorizzate, istintive e spontanee . Il futuro potrà essere sostenibile solo se l’educazione contribuirà al “disinquinamento della mente” e se oggi ciascuno pianterà giovani radici davvero ben radicate che ci possono dare una coscienza ecologica, l’azione concreta sarà parte integrante della propria sensibilità.
L’acquisizione di una cultura della sostenibilità presuppone un cambiamento radicale e profondo da mettere in pratica a partire da gesti semplici che partano da ciascuno e si espandano intorno “come delle bolle di ossigeno” .
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